La Lotus si veste di elettrico: abbandonati i motori a combustione

Svolta storica nelle strategie presenti e future del marchio Lotus: la casa automobilistica britannica, attualmente passata ad una proprietà cinese, ha infatti deciso di chiudere in maniera definitiva un capitolo estremamente importante della propria storia per affacciarsi ad un altro ancor più stimolante. Una scelta effettuata con un occhio all’evoluzione complessiva che sta vivendo il mondo.

Addio ai motori a combustione, questa la decisione del marchio britannico. Una scelta totale e improntata ad un’ottica green assolutamente totale, a partire dal 2022 la Lotus abbandonerà la produzione di auto classiche, dopo aver presentato l’ultimo modello con motore a combustione – già annunciato – il prossimo anno.

Lotus, decisione storica: sarà 100% green

Come detto si tratta di una decisione che vede il connubio tra due fattori: da una parte la consapevolezza dell’importanza di aiutare il pianeta inquinando sempre meno, dall’altra la possibilità di sbarcare in maniera totale su un mercato in fortissima espansione e di sempre maggiore rilievo come quello elettrico. Una scelta che comunque comporta un cambiamento radicale per il brand, che dovrà riposizionarsi sul mercato.

Sarebbe stato meglio un passaggio progressivo, coinvolgendo e in qualche modo aprendo alla possibilità di creare auto ibride? Può darsi, ma la casa di origine britannica ha bocciato da subito questa ipotesi, per due ragioni. In primo luogo le auto elettriche sono ritenute dalla Lotus una via di mezzo piuttosto inutile per quel che riguarda il discorso sostenibilità. Inoltre, le vetture diventerebbero eccessivamente pesanti.

Per quel che riguarda invece i modelli elettrici, sono già in produzione i primi che andranno quindi ad inaugurare questo nuovo ciclo: si tratta della Lotus Evija, che vedrà la realizzazione di soli 130 esemplari unici e supererà i 2000 cavalli. Il prezzo dovrebbe aggirarsi attorno ai 2,5 milioni di euro.